Da trant'anni a questa parte sono miliardi le persone che si sono trastullate nel giardino del rock, ascoltando le note di James Patrick Page, Robert Anthony Plant, John Baldwin e John Henry Bonham.Ossia i LED ZEPPELIN.

Band unica e originale, ha creato una vera e propria koinè del rock senza precedenti, allargando notevolmente i confini del rock-blues degli anni settanta. A differenza di molti loro colleghi, essi non sono degli intellettuali o dei dottori con una chitarra in mano, sono dei ragazzi venuti dal basso che, sebbene siano stati criticati sin dall'inizio per i loro vizi smodati e lussuriosi, ottennero un immane successo ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. La loro musica è passione, sudore, fisicità che si alterna a grandi episodi di romanticismo e malinconia. I loro testi riflettono l'essenza degli anni '70 dai paesaggi fantasy ai messaggi ambientalisti, dalle allusioni erotiche ai grandi insegnamenti di carattere etico.

Questo blog vuole essere un viaggio alla scoperta di questa band straordinaria e della loro discografia, mediante vostre opinioni, suggerimenti e interpretazioni sulle canzoni. Vuole far conoscere la loro musica anche alle nuove generazioni che probabilmente la sconoscono e nel frattempo essere un forum dove si possono scambiare idee o opinioni, celebrare la grande band e respirare gli anni '70 che hanno visto la nascita del rock.

JIMMY PAGE - chitarra-

JIMMY PAGE - chitarra-

JOHN PAUL JONES - Basso-

JOHN PAUL JONES  - Basso-

giovedì 16 ottobre 2008

SINCE I'VE BEEN LOVING YOU

"Since I've been loving you": semplicemente una delle pagine più alte e liriche del rock-blues di tutti i tempi.
Sedetevi comodi, distogliete ogni cosa che vi può distrarre, annullate ogni fastidio o rumore estraneo. Adesso premete "play", rilassatevi, lasciatevi andare, spegnete la luce e alzate il volume.




Fa da incipit l'inconfondibile chitarra di Page e la pesante batteria di Bonzo; a ricamare il tutto Jones che riesce a suonare magistralmente organo e pedali del basso. Questo pezzo è annoverato tra le più straordinarie performances dei Nostri, un unico brano che dimostra da solo la coesione artistica e la forza espressiva di quattro musicisti.I sette minuti sembrano scivolare fluidi senza essere statici, la musica non diventa prolissa, non indugia in vani virtuosismi,ma anzi i Led Zeppelin riescono a dosare le pause, a dettare i tempi, ad incendiare i sentimenti e a fare di "Since I've been loving you" un episodio ai limiti dell'espressività.Inoltre Plant offre una delle migliori e passionali performances vocali (si notino le urla verso il finale) mentre Page sfodera uno dei suoi migliori assoli chitarristici che può essere paragonato solo a quello della celeberrima "Stairway to heaven", dimostrando ancora una volta d'essere uno dei giganti del blues. Il tecnico del suono Terry Manner affermò:"Il migliore di tutti i tempi. E' stata incisa in una solo take ("Since I've been loving you"), senza trastullarsi con manopole, toni, timbri. Ha solo inserito la spina e suonato. Ti dimostra quanto fosse bravo Jimmy Page!"
Ecco il testo:

Working from seven to eleven every night,
It really makes life a drag, I don't think that's right.
I've really, really been the best of fools,
I did what I could.
'Cause I love you, baby, How I love you, darling, How I love you, baby,
How I love you, girl, little girl.
But baby, Since I've Been Loving You,
I'm about to lose my worried mind, oh, yeah.

Lavorare dalle sette alle undici tutte le notti
Rende la vita un inferno, non penso sia giusto
Sono stato proprio, proprio il migliore degli sciocchi,
Ho fatto quello che potevo
Perché ti amo, baby, come ti amo, cara, come ti amo, baby
Come ti amo bambina, piccola
Ma baby, da quando ti amo,
Sto per perdere la mia mente tormentata, oh sì

Everybody trying to tell me that you didn't mean me no good.
I've been trying, Lord, let me tell you,
Let me tell you I really did the best I could.
I've been working from seven to eleven every night,
Said It kinda makes my life a drag.
Lord, that ain't right...
Since I've Been Loving You,
I'm about to lose my worried mind.

Tutti che cercavano di dirmi che per me tu non eri niente di buono
Io ci ho provato, Dio, lasciami dire
Che ho fatto meglio che potevo
Ho Lavorato dalle sette alle undici tutte le notti
Ho detto che rende la mia vita quasi un inferno
Dio, non è giusto...
Da quando ti amo,
Sto per perdere la mia mente tormentata

Said I've been crying,
My tears they fell like rain,
Don't you hear, Don't you hear them falling,
Don't you hear, Don't you hear them falling.

Ho detto che ho pianto,
Le mie lacrime cadevano come pioggia
Non le senti, non le senti cadere?
Non le senti, non le senti cadere?

Do you remember mama, when I knocked upon your door?
I said you had the nerve to tell me you didn't want me no more, yeah
I open my front door, hear my back door slam,
You must have one of them new fangled back door man.

I've been working from seven, seven, seven, to eleven every night,
It kinda makes my life a drag...
Baby, Since I've Been Loving You, I'm about to lose,
I'm about lose to my worried mind.

Ti ricordi, amore, quando ho bussato alla tua porta?
Dico, hai avuto il coraggio di dirmi che non mi volevi più
Apro la porta di casa mia, sento sbattere la porta sul retro
Devi avere uno di quegli amanti alla moda

Ho lavorato dalle sette, sette, sette alle undici tutte le notti
Rende la mia vita un inferno
Baby, da quando ti amo, sto per perdere,
Sto perdendo la mia mente tormentata

Il testo sicuramente si rifà ai ben noti clichè blues della passione amorosa: si potrebbe intravedere la figura di un ipotetico "proletario" che "lavora dalle sette alle undici tutte le notti"e che, da qundo si è innamorato di una donna, ha perso la testa per lei. Sfortunatamente si accorge di essere tradito ("Apro la porta di casa mia, sento sbattere la porta sul retro,devi avere uno di quegli amanti alla moda").La canzone si trasforma in un inno disperato e patetico di un uomo che ha perso tutto, che piange e che si ritrova tradito nonostante tutti gli sforzi fatti per la sua donna. Dal testo si potrebbe dedurre che l'uomo in questione sia un "proletario" il che rappresenterebbe un elemento innovativo negli stereotipi blues,ma nel contempo non dimentichiamo che i Nostri sono figli di un epoche di rivoluzioni e di tensione verso l'affermazione dei diritti dei lavoratori.Il brano non è altro che un climax patetico che ascende verso un pianto dirotto segnato dalla batteria che ne scandisce il tempo mentre la chitarra si inerpica in vortici ossessivi, la voce urla il proprio dolore e l'organo stende un tappeto armonico teso e indimenticabile.La musica e le parole si completano in un rapporto simbiotico al livello espressivo.

Il brano dal vivo acquistava caratteri ancora più forti e sconvolgenti. Poteva prolungarsi in assoli all'ultimo fiato e in call and response tra voce e chitarra. Dal vivo i Led Zeppelin mostravano tutta la loro perizia tecnica e la grandezza della loro musica:

Luglio 1973, "Madison Square Garden" di New York:



Giugno 1972, "Long Beach Arena" di Los Angeles:

4 commenti:

di Fabrizio Vaccaro ha detto...

Capisci da canzoni cm questa la poliedricità musicale dei led zeppelin. Tutt'ora mi stupisco nell'ascoltare canzoni loro dei più svariati generi. E' evidente che con la loro stoffa potevano permetterselo.

Anonimo ha detto...

Questo brano è incredibile, fa rabbrividire pensare a cosa si fa oggi e al poco peso che gli si è dato sia nella discografia dei ledz sia in raffronto a canzonette del periodo di ben più celeberrimi colleghi che non avrebbero meritato di legare le scarpe ai ledz. Ascoltare SIBLY significa raggiungere una vetta musicale nel puro piacere dell'ascolto e dell'immaginazione che non ha livelli di altezza pari in nessun genere perché è un na sintesi di più generi e un'opera complessa allo stesso tempo. Importante forse, tenersela per se, non ha neppure senso divulgarla come qualche ridicolo romanzo dello scarafaggio.

Alessia Cecconi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alessia Cecconi ha detto...

Uno dei brani più complessi e interessanti dei Led Zeppelin. Lo scambio e l'intesa tra Robert Plant e Jimmy Page sono spettacolari, come magnifica del resto è la bellissima dinamica della canzone.