Da trant'anni a questa parte sono miliardi le persone che si sono trastullate nel giardino del rock, ascoltando le note di James Patrick Page, Robert Anthony Plant, John Baldwin e John Henry Bonham.Ossia i LED ZEPPELIN.

Band unica e originale, ha creato una vera e propria koinè del rock senza precedenti, allargando notevolmente i confini del rock-blues degli anni settanta. A differenza di molti loro colleghi, essi non sono degli intellettuali o dei dottori con una chitarra in mano, sono dei ragazzi venuti dal basso che, sebbene siano stati criticati sin dall'inizio per i loro vizi smodati e lussuriosi, ottennero un immane successo ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. La loro musica è passione, sudore, fisicità che si alterna a grandi episodi di romanticismo e malinconia. I loro testi riflettono l'essenza degli anni '70 dai paesaggi fantasy ai messaggi ambientalisti, dalle allusioni erotiche ai grandi insegnamenti di carattere etico.

Questo blog vuole essere un viaggio alla scoperta di questa band straordinaria e della loro discografia, mediante vostre opinioni, suggerimenti e interpretazioni sulle canzoni. Vuole far conoscere la loro musica anche alle nuove generazioni che probabilmente la sconoscono e nel frattempo essere un forum dove si possono scambiare idee o opinioni, celebrare la grande band e respirare gli anni '70 che hanno visto la nascita del rock.

JIMMY PAGE - chitarra-

JIMMY PAGE - chitarra-

JOHN PAUL JONES - Basso-

JOHN PAUL JONES  - Basso-

venerdì 11 luglio 2008

IMMIGRANT SONG

Nel 1970 i Led Zeppelin si trasferiscono in una località sperduta del Galles: Bron-yr-aur che in gaelico significa "petto d'oro". I Nostri soggiornano in una tenuta immersa nella natura genuina e incontaminata, del tutto priva di elettricità, acqua corrente e riscaldamento. Durante l'eremitaggio gallese, in un ambiente così tranquillo e autentico nacque il terzo album, Led Zeppelin III, album quasi interamente acustico, dal sapore dolciastro e dal carattere West Coast.
Nonostante tutto l'apertura del nuovo album è affidata ad un brano aggressivo: "IMMIGRANT SONG":



Il brano è costituito essenzialmente da un unico riff inarrestabile e ossessivo di Page, sorretto dal basso, da una batteria a dir poco spaventosa (si noti la grancassa) e infine dalle urla beluine di Plant che rendono la canzone un episodio trainante e indimenticabile. L'unica variazione del tema risiede ovviamente nel ritornello dove ad emergere è il basso di Jones con uno splendido giro ascendente che porta il pezzo all'acme dell'espressività.
Questa cavalcata selvaggia dove Plant offre sicuramente una delle sue migliori performance vocali, è un urlo di guerra che aprirà i concerti dei Nostri fino al 1972.
Il testo è stato ispirato da un viaggio della band in Islanda che si concluse con il loro concerto a Reykjavik. Da questa canzone in poi sarà sempre più evidente e presente l'interessa di Plant per la mitologia nordica, per le imprese dei Vichinghi e dei Celti. Il periodo storico di riferimento è quello che va dall'Ottavo all'Undicesimo secolo in cui gli Inglesi furono costretti a respingere generazioni di Vichinghi. L'interessa per la mitologia nordica sarà in seguito un punto di riferimento fisso per le band "post-Led Zeppelin".
Il testo recita:

Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Del sole di mezzanotte dove sgorgano le fonti di acqua calda
Il Martello degli Dei guiderà le nostre navi
Verso nuove terre per combattere le orde
Cantando e piangendo: "Valhalla sto arrivando"

Ah-ah-ahhh-ah!. Ah-ah-ahhh-ah!
We come from the land of the ice and snow,
From the midnight sun where the hot springs blow.
Hammer of the Gods will drive our ships
To new lands to fight the horde
Singing and crying: "Valhalla I am coming."

Avanziamo contro vento
Il nostro obbiettivo è la costa occidentale

On we sweep with, with threshing oar.
Our only goal will be the western shore.


Veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve,
Del sole di mezzanotte dove sgorgano le fonti di acqua calda
Con quanta delicatezza i vostri campi così verdi
Possono sussurrare storie di sangue, di come abbiamo sedato
Le ondate di guerra. Noi siamo i vostri padroni

Avanziamo contro vento
Il nostro obbiettivo è la costa occidentale

Ah-ah-ahhh-ah!. Ah-ah-ahhh-ah!.
An' we come from the land of the ice and snow,
From the midnight sun where the hot springs blow.
How soft your fields so green
Can whisper tales of gore of how we calmed
The tides of war. We are your over lords.

On we sweep with threshing oar.
Our only goal will be the western shore.


Così ora dovreste fermarvi e ricostruire le vostre rovine
Perchè la pace e la verità possano vincere oltre il giorno
Della vostra sconfitta


So now you better stop and rebuild all your ruins.
For peace and trust can win the day despite of all
Your losing.

La vena creatrice di Plant inizia ad affinarsi creando un testo meraviglioso. Rappresenta un urlo di guerra dei Vichinghi che si apprestano ad approdare nella costa occidentale dell'Inghilterra, carico di rabbia e aggressività. Si noti la perifrasi iniziale (veniamo dalla terra del ghiaccio e della neve, del sole di mezzanotte dove sgorgano le fonti di acqua calda) con una sola parola: l'Islanda. I riferimenti alla mitologia nordica sono parecchi: il "martello degli dei" che guida l'orda barbarica è il dio celtico "Thor" e il Valhalla è un luogo che accoglie i guerrieri morti in battaglia con onore.Il lessico utilizzato è forte e oscuro che rievoca perfettamente la situazione cantata: le navi cariche di Vichinghi invasori che si avvicinano alla costa cantando inni guerreschi e intimidatori, gridando:"Noi siamo i vostri padroni!(We are your over lords)"

Slegando il testo dalla storia lontana cui fa riferimento, il brano si presta ad una attualizzazione. Il testo può essere riferito, seppur con qualche modifica interpretativa, alle migliaia di immigranti che giungono in Europa dai Paesi sottosviluppati o martoriati dalla guerra. Non è più una guerra di invasione, anche se probabilmente è la stessa la forza che anima i nuovi immigranti non più verso una terra da conquistare ma verso la loro salvezza. Ecco come una canzone apparentemente lontana può essere così vicina con rievocando perfettamente vicende del passato e anche del presente mediante un tessuto ritmico-musicale attinente perfettamente al testo.

Per tutti questi motivi la canzone è divenuta celeberrima: appare nei film "Shrek III" e "School of Rock" e inoltre si è classificata al sedicesimo posto nella classifica di Billboard.

Segue un live spettacolare di "Immigrant Song" che rivela quanto fossero spettacolari e forti i concerti deiNostri:



Aspetto vostre proposte, interpretazioni e riflessioni al riguardo...

1 commento:

Salvo Ternullo ha detto...

Bellissimo riff con qualcosa di metal. La canzone è decisamente aggressiva nel suo incedere.
Non la conoscevo, devo dire che non è male, anzi tuttaltro.

Per quanto riguarda l'interpretazione. Intanto devo dire che se i Led Zeppelin abbiano voluto vivere isolati in Galles, sicuramente lo avranno fatto per una questione di trovare un nuovo tipo di ispirazione.
Sul doppio significato non c'è che dire. Bravissimi a metaforizzare tutto.
Poi diciamo che in un certo senso i vichinghi erano egranti. Il mio caro prof. di inglese Pippo Atlante, spiegando la storia inglese, ha detto che le popolazioni nordiche venivano a cercare nove terre per probabili crisi nei loro paesi. La differenza tra gli antichi immigranti nordici e i nuovi immigranti dei paesi del sud è una sola. I vichinghi avevano la forza e la capacità belliche e a quel punto non diventavano più immigranti ma conquistatori (ricordiamo il grandissimo William the conqueror, vichingo di Normandia, conquistata secoli prima da popolazioni nordiche, che nel 1066 invase con la sua gente l'Inghilterra).