Da trant'anni a questa parte sono miliardi le persone che si sono trastullate nel giardino del rock, ascoltando le note di James Patrick Page, Robert Anthony Plant, John Baldwin e John Henry Bonham.Ossia i LED ZEPPELIN.

Band unica e originale, ha creato una vera e propria koinè del rock senza precedenti, allargando notevolmente i confini del rock-blues degli anni settanta. A differenza di molti loro colleghi, essi non sono degli intellettuali o dei dottori con una chitarra in mano, sono dei ragazzi venuti dal basso che, sebbene siano stati criticati sin dall'inizio per i loro vizi smodati e lussuriosi, ottennero un immane successo ricevendo importanti riconoscimenti internazionali. La loro musica è passione, sudore, fisicità che si alterna a grandi episodi di romanticismo e malinconia. I loro testi riflettono l'essenza degli anni '70 dai paesaggi fantasy ai messaggi ambientalisti, dalle allusioni erotiche ai grandi insegnamenti di carattere etico.

Questo blog vuole essere un viaggio alla scoperta di questa band straordinaria e della loro discografia, mediante vostre opinioni, suggerimenti e interpretazioni sulle canzoni. Vuole far conoscere la loro musica anche alle nuove generazioni che probabilmente la sconoscono e nel frattempo essere un forum dove si possono scambiare idee o opinioni, celebrare la grande band e respirare gli anni '70 che hanno visto la nascita del rock.

JIMMY PAGE - chitarra-

JIMMY PAGE - chitarra-

JOHN PAUL JONES - Basso-

JOHN PAUL JONES  - Basso-

venerdì 4 luglio 2008

GOOD TIMES BAD TIMES

Album - Led Zeppelin I (12 gennaio 1969)
(Page-Jones-Bonham)






Inizia con questa canzone il nostro viaggio alla scoperta del rock e dei Led Zeppelin. I Nostri non potevano che iniziare la loro lucente carriera con un brano tanto perfetto quanto esplosivo.
"Led Zeppelin I", il loro album d'esordio, si apre con "Good Times Bad Times", biglietto da visita ottimo per la band, dove ognuno sfoggia il proprio meglio. Tecnicamente si apre con un "call and response" tra basso/chitarra e batteria che funge da Ouverture, per poi dare sfogo al canto di Plant. La batteria è davvero esplosiva, Bonham si rivela da subito un portento, tanto che alla fine del brano colpisce così velocemente il pedale della grancassa da far sembrare che ne stia utilizzando due. Il giro del basso è senz'altro spettacolare, soprattutto durante gli stop nei quali Jones rimane da solo. Page per l'occasione utilizza un amplificatore Leslie, usato per gli organi Hammond, creando in questo modo un suono imponente e brillante. Il brano raggiunge l'acme durante l'assolo di chitarra a dir poco pirotecnico e incendiario, forse uno dei migliori del chitarrista (1.30)

Il testo recita:

Nei giorni della mia gioventù
Chiesi cosa significava essere un uomo
Ora che ho raggiunto l’età
Ho provato a fare tutte le cose nel miglior modo possibile.
Non importa in che modo ci provi,
trovo la mia strada con la stessa vecchia difficoltà


In the days of my youth
I was told what it was to be a man,
Now Ive reached the age
Ive tried to do all those things the best I can.
No matter how I try,
I find my way to do the same old jam.


bei tempi, brutti tempi
lo sai che ho avuto le mie finanze
quando la mia donna ha lasciato la casa
per uno con gli occhi marroni
beh, ancora non sembra che me ne freghi.

good times, bad times,
You know I had my share;
When my woman left home
With a brown eyed man,
Well, I still dont seem to care.



Sedici anni: ero innamorato
Di una ragazza che più dolce non poteva essere
Mi ha sopportato solo due giorni
Finché non si è sbarazzata di me.
Mi aveva giurato di essere tutta mia
E di amarmi per sempre
Ma quando ho bisbigliato nel suo orecchio
Ho perso un altro amico.

Sixteen: I fell in love
With a girl as sweet as could be,
Only took a couple of days
Till she was rid of me.
She swore that she would be all mine
And love me till the end,
When I whispered in her ear
I lost another friend.


Bei tempi brutti tempi…

So cosa vuol dire essere soli
Ho sicuramente desiderato di essere a casa
Non me ne importa di quello che dicono i vicini
Ti amerò ogni giorno
Puoi sentire il battito nel mio cuore
Realizza, mio dolce amore, che non ne abbiamo mai fatto parte.

I know what it means to be alone,
I sure do wish I was at home.
I dont care what the neighbors say,
Im gonna love you each and every day.
You can feel the beat within my heart.
Realize, sweet babe, we aintt ever gonna part.


Ancora la penna di Plant deve essere affinata nonostante i suoi testi siano sempre criptici e di difficile comprensione.
Plant racconta senza problemi di un amore finito, del desiderio di diventare uomo e di affrontare le innumerevoli difficoltà. Sono appunto "bei tempi, brutti tempi" quelli che vive il cantante, ma alla fine riesce sempre a trovare l'ottimismo che lo spinge ad andare avanti. Infine prevale il romanticismo ("Ti amerò ogni giorno Puoi sentire il battito nel mio cuore
Realizza, mio dolce amore, che non ne abbiamo mai fatto parte") e il desiderio di continuare ad amare la sua ragazza nonostante l'abbia lasciato a quanto pare in maniera brusca (
Mi ha sopportato solo due giorni Finché non si è sbarazzata di me).

In generale "Good Times Bad Times" rappresenta un brano fortemente ritmico che risente dell'influenza pop ma trova comunque nell'assolo spettacolare il suo punto di forza. Incredibile pensare come una band appena nata sia già così decisa e coesa.

Queste le mie opinioni e la mia interpretazione. Aspetto le vostre con il desiderio di aprire un dibattito al riguardo. Buon ascolto!

8 commenti:

Andrea ha detto...

Ciao Giulio, ecco il mio primo commento in questo tuo bellissimo blog e ancora neonato sui mitici Led Zeppelin. Che dire, " Good times bad times " è senza dubbio una delle pietre miliari del Rock anche se è una canzone nota prevalentemente tra gli appassionati del genere e del gruppo nello specifico. Plant durante tutta l'avventura Led Zeppelin fino al 1980 si è rivelato un romantico e forse anche tra i pochi e gli ultimi esponenti di questa corrente nel mondo della musica in generale. Le canzoni dei Led in genere sono caratterizzate da quella atmosfera di tetro e misterioso ma in questa canzone traspare soprattutto il senso di nostalgia, una voglia di tornare indietro, nonostante gli alti e bassi che il cantante ha attraversato (i noti " Good times, bad times " per l'appunto). Che dire, senza dubbio una canzone ben strutturata con un giro di basso e soprattutto una chitarra a dir poco allucinanti come del resto molte altre interpretazioni di Jones e Page. Mi vengono in mente in questo momento brani del calibro di " Dazed and confused " o " Stairway to Heaven " rispettivamente noti per il giro di basso e per la chitarra. Che dire, due capolavori che mi piace spesso paragonarli a " Another one bites the dust " dei Queen come basso e " Bohemian Rhapsody " per complessità e struttura. Tornando ai grandi Led, beh, secondo me la presenza di Plant era più influente di quella di Page all'interno del gruppo ma evidentemente dalla foto che riporti in alto nel tuo blog non si direbbe. Beh, c'è da dire anche che Page è il fondatore del gruppo e magari questo spiega la sua posizione nella foto in primo piano. Comunque, detto questo, ora vado, ancora complimenti per il blog ! Ciao ciao !

Salvo Ternullo ha detto...

Se devo essere sincero non mi hanno mai attirato i Led Zeppelin, son più verso il punk dei Sex Pistols, Clash, Ramones e tutti gli altri gruppi punk di quel periodo.
Mi chiedevo se il blog si ferma ai Led Zeppelin o potrebbe espandersi anche a tutto il rock.
Comunque ti vedo preparato. Bravo.

P.S.: Se sei Giulio Amara, io sono il nuovo suonatore di cassa.

jonesy ha detto...

Caro Salvo, la tua proposta mi interessa anche se sinceramente il punk non mi attira (forse perchè non l'ho mai ascoltato attentamente, forse perchè non è nei miei gusti). La mia attenzione si voleva rivolgere maggiormente al primo rock, ai padri del rock genuino degli anni '60 e soprattutto '70: Led Zeppelin in primis, poi Deep Purple, Rolling Stones (e magari con qualche paragone ai colleghi Genesis). La mia intenzione fondamentale è quella di analizzare i Led Zeppelin per capire come abbiano cambiato la musica blues; però mi ha fatto molto piacere la tua richiesta come mi farebbe piacere in futuro scrivere qualche post anche sul punk. Ci tengo, magari facendo qualche confronto, perche non dimentichiamoci che il punk è nato da questo rock...comunque continua a leggere "il martello degli dei" offrendoci le tue opinioni, sono sicuro che i LED ti ammalieranno! Un saluto! ciao!

P.S.= Sei tu??!! Piacere di conoscerti e congratulazioni per il tuo ottimo blog!

Salvo Ternullo ha detto...

Dimenticavo un particolare sulla mia identità. Sono il nipote della signora Borriello.
Penso abbia capito.
Ciao, aspetto il prossimo brano, così potrò imparare a conoscrli.

jonesy ha detto...

AHHHH si allora adesso ho focalizzato! Ho sentito parlare sempre in maniera ottima di te! Bhe è un piacere aver fatto conoscenza con te! Lascero un commento sul tuo blog al più presto!ciao ciao!

Anonimo ha detto...

Giulio le tue idee sono da sempre state stupende, era da aspettarselo da un mix di genio e sregolatezza cm te.
Cmq ho apprezzato molto il blog anke se dei led zeppelin nn conosco molto imparerò così a conoscerli!!!
In questa canzone è molto evidente l'idea di gruppo che se nn ci fosse stato nn avrebbe regalato tante emozioni,quante invece ne dimostra con questa melodia nata sempre dalla fusione di genio e sregolatezza dei membri del gruppo.

Anonimo ha detto...

Ciao giulio....
complimenti x il blog, sn passato dalla curiosità....grazie a te e a bonzo ho consciuto questo gruppo incredibile, e ora ho l'occasione di approfindire e conoscerli ancora meglio. Bella canzone, x essere una delle prime, i led sembrano davvero affiatatissimi, è naturale una cosa del genre se parliamo di musicistai incredibili. Infine chiudo congratulandomi x il blog, cn il rischio di omologarti agli altri blog che vengono cretai prativcamente ogni giorno c si poteva omologare e invece il tuo è anticonformista proprio cm i led zeppelin.....bravoooo
ci si vede
Ciaociao

Anonimo ha detto...

ihih ho dimenticato di mettere il mio nome.....nel commento...sn Fabiano.....ciaociao Giulio complimenti ancora